prima pagina pagina precedente




«Che gli crolli in testa il Colosseo»
La Formula 1 a Roma ?
Franco Isman


proposta di circuito all'EUR (da la Repubblica)

A Marco Mariani, sindaco di Monza, la sola idea di un Gran Premio di formula 1 a Roma fa ribollire il sangue e con la sua solita veemenza si scaglia contro il progetto: «È' la volta buona che mi convenziono con Al Qaeda e gli faccio tirar giù l'Altare della patria» - esclama – per concludere con l'invocazione riportata nel titolo. La spontaneità di Mariani è una sua simpatica caratteristica, che purtroppo spesso travalica nella villania.
A una settimana dalla prima notizia “bomba” (Formula 1 a Roma? L'ira leghista) c'è stato il primo sopralluogo di un inviato di Bernie Ecclestone a Roma con l'ipotesi di un circuito per i viali dell'EUR (Formula Roma ecco il circuito).
Che il progetto di un circuito automobilistico all'EUR, predisposto per poterci correre un Gran premio di formula 1 addirittura nel 2011, sia concorrenziale a Monza e possa addirittura rappresentare il de profundis per l'autodromo non è, per quanto lo si neghi, un'ipotesi peregrina. Tanto più che nel 2011 scade il contratto della SIAS con Ecclestone per la Formula 1 e l'autodromo senza di questa avrebbe davvero poche chances di sopravvivenza.

E Monza quasi unanimemente si ribella, il sindaco non è certamente solo, questa giunta all'autodromo (oltre che al Golf) ha venduto l'anima rinnovando una concessione addirittura per 19 anni, quasi una cessione, con clausole estremamente pericolose per il Parco ed inglobando una parte prima esclusa, ma anche l'amministrazione precedente non era certamente nemica, basti pensare che nulla ha fatto per procedere allo smantellamento dei ruderi della sopraelevata, già contrattualmente a carico della SIAS, purché richiesto dai comuni di Monza e di Milano.

A questo proposito non è inutile rilevare come quest'onere avesse a suo tempo giustificato il canone ridotto praticato nella concessione precedente e SIAS lo avesse correttamente inserito come stanziamento nel proprio bilancio. Poi però non se ne è più saputo nulla e nella nuova concessione di 19 anni se ne è persa, salvo errore, la memoria. Questo è gravissimo per gli amministratori che hanno rinunciato ad un considerevole introito e ci si augura che qualche cittadino si decida a proporre ricorso alla Corte dei Conti.

In ogni caso è giusto tener conto che la presenza dell'autodromo, anche se anomala e dannosa in un parco dell'importanza di quello di Monza, è ormai entrata nella storia dell'automobilismo, il primo Gran Premio d'Europa si è corso a Monza nel 1923 (e quello d'Italia nel 1922), ed una stragrande maggioranza di monzesi considera l'autodromo un vanto per la città e non vorrebbe mai rinunciarvi.
E' giusto tenerne conto e, comunque, nessuna forza politica oserebbe opporsi.
Ed è altrettanto giusto tenere conto dell'ambiente eccezionale in cui l'autodromo è stato a suo tempo catapultato ed evitare nel modo più assoluto che l'autodromo “si magni” altre parti del Parco.

Roma ladrona, tuona il sindaco che, chissà perché, è invece favorevole allo scippo della Villa Reale, dei Giardini della Villa e del Parco da parte di Milano, Regione e Comune (Aiuto ! Ci stanno scippando la Villa e il Parco).

Franco Isman



EVENTUALI COMMENTI
lettere@arengario.net
Commenti anonimi non saranno pubblicati


in su pagina precedente

  6 febbraio 2009